L'ombrello bianco e verde sulla testa e tutte le sue cose radunate ordinatamente sotto un telo di plastica trasparente.
Quella sera spirava anche un vento freddo ma lei non si scomponeva, immobile nella sua giacca a vento, sembrava una statua.
Ma cosa l'aveva portata lì, era così giovane?
E a cosa pensava tutto il giorno?
Ogni tanto un uomo di mezza età con gli occhiali le fa visita, le si siede accanto e rimangono zitti zitti mentre lei legge il giornale imperturbabile.
Mi sono immaginata fosse la moglie di quel signore che, stufa di tutto, ha mollato lui, figli e tutte le responsabilità che una famiglia comporta e di è detta: -Mi siedo quì cinque minuti, poi vediamo- e non si è più alzata.
E' successo, succede tutti i giorni, potrebbe succedere anche a me, a te.
Quello che più mi colpisce di lei è l'eleganza, sembra una sfinge.
Forse rimane rigida per non sentire il freddo o il dolore che la trafigge da parte a parte.
La strada immagino sia dura da vivere, più della vita, se non sei forte ti distrugge, ti consuma.
Lei forse sta ferma per non farsi consumare.
Un giorno potrei offrirle un caffè, ma so che non accetterebbe.
Oppure potrei portaglielo, forse così lo berrebbe.
Forse si.
Perchè non scrivi più niente nel blogghettino? Spero di riavere tue notizie, nel frattempo buone feste e buona vita!
RispondiEliminaCaterina
Ciao Caterina, come stai?
RispondiEliminaE' solo che in questo periodo sono un pò presa e non riesco a dedicagli tempo e se lo devo fare male...preferisco non farlo!
Un abbraccio
Ma ci sono novità nella tua vita? Perchè da quello che ho sentito non sono riuscita a capire, scusami se mi impiccio, sono curiosa e tu sei una bella persona, è naturale che ti segua, da lontano... Io va tutto più o meno uguale, le cose procedono con gradualità, come è giusto che sia.. e ogni tanto vengo a vedere anche qui che succede. Prima o poi ti becco!
RispondiEliminaCaterina