sabato 10 ottobre 2009

Un Nobel alla Diplomazia

Nel 1901 venne consegnato il primo Premio Nobel per la Pace, isituito da Alfred Nobel, a chi ha dato:
"Il miglior contributo per la fratellanza tra le nazioni,
lavorato per l'abolizione o la riduzione degli eserciti
e per la promozione della pace".
Barack Obama ha vinto ieri, venerdì 9 ottobre 2009, il Premio Nobel per la Pace
e tutti destra e sinistra, sopra e sotto hanno da ridire.
Se i presupposti di Alfred Nobel erano quelli sopra elencati Barack Obama il Premio Nobel per la Pace se l'è ampiamente meritato, anche se sono "solo" dieci mesi che governa gli Stati Uniti, anche se è prematuro, anche se ha "detto molto" ma nel pratico stiamo ancora aspettando.
Barak Obama è un uomo scisso in due, con due anime: una bianca e una nera.
Suo padre keniota gli ha trasferito il coraggio, la determinazione, la forza
sua madre americana la diplomazia, la tolleranza e la generosità.
Lui per primo ha dovuto lottare per la propria libertà, sa cosa vuol dire essere discriminato per il colore della pelle, è stato un giovane sbandato alla ricerca di se stesso, ha perso amici per colpa della droga ma si è rialzato e ha cercato la sua strada con le proprie gambe.
In dieci mesi di governo ha fatto quello che altri presidenti non hanno fatto in anni.
"Parole, discorsi" scrivono sui giornali ma le grandi rivoluzioni partono da lì, dal dialogo.
Diplomazia e non armi.
Ascolto e non attacco.
Un premio importante ad un uomo che ha già cambiato le sorti del mondo intero.
Ma presi da tutti i nostri impegni, forse, non ce ne siamo accorti!

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