sabato 19 settembre 2009

E così vorresti fare lo scrittore?

Se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo.
A meno che non ti venga dritto dal cuore
e dalla mente e dalla bocca e dalle viscere,
non farlo.
Se devi startene seduto per ore
a fissare lo schermo del computer
o curvo sulla macchina da scrivere
alla ricerca delle parole,
non farlo.
Se lo fai per soldi o per fama,
non farlo.
Se è già una fatica solo il pensiero,
non farlo.
Se stai cercando di scrivere come qualcun' altro,
lascia perdere.
Se devi aspettare che ti esca come un ruggito,
allora aspetta pazientemente.
Se non ti esce mai come un ruggito,
fai qualcos'altro.
Se prima devi farlo leggere a tua moglie
o alla tua ragazza o al tuo ragazzo
o alla tua famiglia o comunque a qualcuno,
allora non sei pronto.

Non essere come tanti scrittori,
non essere come tutte quelle migliaia di persone
che si definiscono scrittori.
Non essere monotono e noioso e pretenzioso,
non farti consumare dall'autocompiacimento.
Le biblioteche del mondo
hanno sbadigliato
fino ad addormentarsi
per tipi come te.
Non aggiungerti a loro,
non farlo.
A meno che non ti esca dall'anima come un razzo,
a meno che lo star fermo
non ti porti alla follia
o al suicidio o all'omicidio,
non farlo.
A meno che il sole dentro di te
stia bruciandoti le viscere,
non farlo.

Quando sarà veramente il momento
e se sarai predestinato,
si farà da sé
e continuerà finché tu morirai
o morirà in te!

Non c'è altro modo.

E non c'è mai stato.

CHARLES BUKOWSKI



lunedì 14 settembre 2009

Ho voglia di andare a scuola...

"Ho voglia di andare a scuola!".
Questa frase l'ho sentita stamattina sulla metropolitana da una ragazza di circa 13/14 anni.
Era in compagnia di altri suoi coetanei e non era ironica come pensavo in un primo momento, lei aveva davvero voglia di andare a scuola!
Io nella mia vita ho avuto voglia di tutto: di tornare a casa dopo lunghe e indimenticabili vacanze, di ritrovare la mia città, il mio traffico e il mio smog, ho avuto voglia del mio lavoro, della facce poco simpatiche che, talvolta, ho avuto di fronte, delle lunghe code in autostrada o dei viaggi in treno accalcati uno sull'altra, ho avuto davvero voglia delle cose meno "invoglianti" del mondo ma della scuola no, di quella mai!
Sarà per colpa degli insegnanti che non hanno saputo trasferirmi la passione per quella determinata materia, sarà per colpa mia che ho sempre sentito nello studio un'imposizione, certo è che il mio studiare poco e saltuariamente non mi è servito nella vita anzi, ha lasciato parecchie insicurezze che ancora oggi fatico a colmare.
Se avessi un figlio gli direi che studiare oggi è indispensabile, che forse la laurea non gli assicurerà un lavoro ma un'indipendenza intellettuale si e oggi pensare con la propria testa è la prima risorsa visto il lavaggio del cervello a cui siamo sottoposti quotidianamente.
Qualcuno ha detto: "Il sapere rende liberi", aveva maledettamente ragione!


martedì 1 settembre 2009

Rinizio...

Inizio a capire cosa è bene e cosa no.
Come liberare la mente da pensieri ossessivi e inutili e in questo "Rinizio" voglio imparare a lasciare la mente sgombra...

Pensare a: Gli alberi corsi che si muovono al suono del vento, le onde arrabbiate che si infrangono sulle rocce, il pain ou chocolat caldo e un pò bruciacchiato, le letture distese sulla sabbia, l'odore dell'erba bruciata dal caldo, il profumo della pelle cotta dal sole, le falesie di Bonifacio alla luce rosa del tramonto, la doccia serale dopo ore di spiaggia, il vino rosè che cola fresco nella gola, le lenzuola della nave ruvide sopra la pelle, le luci di Livorno che si avvicinano, le sue mani che mi stringono...

Si può "riniziare" anche così...si deve "riniziare" così!