martedì 26 maggio 2009

Bocca amara

Ieri un amico mi ha detto, "Bene, adesso fai la scrittrice!".
Cacchio, bella responsabilità!
Sempre ieri mi sono svegliata con la bocca amara, non avevo digerito.
Mi sono chiesta che cosa non avessi digerito se tutte le ca**te che mi tocca leggere sui giornali ultimamente o cosa.
Noemi di quì Veronica di lì Silvio di là.......altro che bocca amara, quì c'è da prendere in mano un fiore e fare la rivoluzione!
La bocca amara è un segno tangibile del corpo che ti dice che qualcosa non va, qualcosina ti si è fermata proprio lì e non ne vuole sapere di andarsene ne su ne giù.
Poi mi sono letta un articolo di Margaret Mazzantini in cui parla della scrittura, ad un certo punto dice: "Scrivo solo quello che mi fa venire nostalgia".
Ecco, forse dovrei iniziare a scrivere proprio di quelle cose che restano incastrate lì nella gola fra troppe parole di circostanza.
Bisognerebbe scrivere quello che ci sta a cuore, che ci fa piangere e gioire, che ci appassiona e ci fa incazzare, quello che ci rende la bocca amara e dolce.
La Mazzantini aggiunge anche che: "Scrivere è un'avventura nella quale ci si deve tirare via dal mondo per raccontare il mondo".
Più tirata via di così, a volte sono talmente "via" che anche io faccio fatica a trovarmi.
Per scrivere bisogna solo scrivere, e basta.
Ci vuole tempo. 
E un pò di fiducia.
Sempre ieri, con la bocca amara, mi hanno regalato questa poesia e, improvvisamente, è come sa avessi inghiottito chili di gelato alla menta e cioccolato.....la mia bocca si è addolcita. 

VALORE 

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finchè dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, risparmiare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca 
 

2 commenti:

  1. Anto ci ha fatto una canzone....
    è nel suo album, fattelo dare. Bellissimo!
    Per vederci, per me sarebbe meglio giovedì. Tu come sei messa?

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  2. Visto il tuo commento adesso sul mio blog. Vada per mercoledì: stesso posto stessa birra altre chiacchiere... Baci tesoro

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