giovedì 30 aprile 2009

Dicono che ci si renda conto di quanto si è innamorati di una persona guardandola compiere le piccole azioni quotidiane.
Come si asciuga dopo la doccia, come si rannicchia sul divano, come mescola il caffè nella tazzina, come regge il cucchiaino con il quale mescola, insomma cose molto semplici.
Io oggi l'ho visto correre, al parco.
Passavo per caso e pensavo: "Come sarebbe bello vederlo adesso" e, proprio in quel momento, lui appare.
Con la sua maglietta grigia sudata, l'andatura un pò affaticata e il viso serio, concentrato.
Una luce mi è entrata dentro, mi ha sfondato il petto come una lama: ma io quest'uomo l'amo!
L'amo perchè fà fatica e non lo nasconde, perchè si sveglia la mattina con gli occhi impastati e mi guarda come un pulcino, perchè resiste alle sue insicurezze, le affronta e le supera ogni volta.
L'amo per la sua andatura lenta, dinoccolata ma piantata per terra.
A volte ha la saggezza di un albero, ha radici forti, magari un ramo si spezza ma poi ricresce.
Amo quest'uomo perchè è leale e vivo.
Di una vita fatta di piccole cose e per questo grandissime.
Sei la sponda e l'acqua che scorre dentro, da te mi disseto.
Sempre
TUA. 
  
  

mercoledì 29 aprile 2009

C'era una volta...

C'era una volta un paese governato da brave persone che non pensavano solo ai propri interessi ma al bene comune.
Gente che si batteva davvero per i diritti dei più deboli.
La destra e la sinistra non passavano il tempo a farsi la guerra, anzi arricchivano ognuno le proprie idee attraverso la diversità dell'altro e quando era tempo di elezioni, i cittadini aveva l'imbarazzo della scelta su chi votare.
Le donne venivano aiutate a crescere i figli mantenendo, contemporaneamente, la propria professione.
Gli omosessuali non erano più così al centro dell'attenzione, avere gusti differenti era la normalità.
Non si vedevano uomini o donne sdraiati per terra coperti da stracci luridi e sgualciti, lì ognuno aveva la sua casa, piccola magari, ma l'aveva.
C'era una volta un paese libero dove ogni cittadino poteva esprimere le proprie idee senza essere censurato, anche in tv.
Il Premier non candidava veline o letteronze alle europee perchè la tv non la guardava quasi nessuno e non aveva alcun potere.
La tv non aveva inventato modelli culturali da seguire o da osannare, era solo un oggetto, come la lavatrice o l'asciugacapelli.
C'era una volta un paese dove chi lo governava, lui per primo, era una brava persona.
Io quel paese lì, da quando ho memoria, non l'ho mai visto............
chissà, forse ho solo sbagliato favola!   
 

martedì 28 aprile 2009

Classifiche

Ieri sera io e Nico ci siamo addormentati facendo la classifica delle verdure che più ci piacciono, senza prima aver fatto quella della frutta.
Mi sono sempre piaciute le classifiche, così precise, concise, lì si che si va subito al sodo.
Ricordo il libro di Nick Hornby "Altà Fedeltà", da cui trassero anche il film, lì era tutta una classifica: la vita in classifica.
La classifica degli ex, degli amici, dei vini preferiti! 
Ecco quindi alcune mie classifiche:

Ex
1) Gabriele
2) Manuel
3) Umberto 
4) Luca
5) Alceste (solo per il nome!)

Amici
1) Elena
1) Alessandra
1) Saretta
1) Mirka
1) Valeria

Vini
1) Bonarda
2)Gutturnio
3) Barbera
4) Primitivo
5) Negramaro

Frutta
1) Melone
2) Fragole
3) Albicocche
4) Banane
5) Pesche

Verdura
1) Cavoletti di bruxell
2) Cavolfiore
3) Zucchine...............mi sono addormenata!

venerdì 24 aprile 2009

Ah...le nuvole!

Saranno state le nove o giù di lì, 
il cielo livido come se dovesse venire un temporale da un momento all'altro.
E poi loro: pompose, divertite, facevano capolino una sull'altra.
Chi dava sul bianco sporco, chi sul grigio intenso, una era nera e ce n'era pure una rosa.
Una nuvola rosa....ma chi l'ha mai vista una nuvola rosa?
Per me era la prima volta!
Loro si che sono fortunate, loro passano e se ne vanno
non ritornano quasi mai e, se ritornano, non sono mai le stesse.
Noi tergiversiamo, ci spaventiamo, sbagliamo e spesso non cambiamo....
come vorrei ESSERE NUVOLA!!!

venerdì 10 aprile 2009

Buoni giorni

Per qualche giorno stacco la spina......del pc!
Buoni giorni a te.
Che siano sereni.

 

mercoledì 8 aprile 2009

Pensieri a spasso

La terra ha tremato, sino ad ora più di 270 vittime e 28.000 persone senza casa.
Barak Obama, nel suo discorso a Praga sul nucleare, ha detto che la vita ha senso solo se vissuta per aiutare gli altri.
Il nostro presidente del consiglio oggi si è presentato all'Aquila con un casco rosso in testa.....forse pensava di andare sugli autoscontri.
Dapprima aveva negato gli aiuti umanitari stranieri, adesso ha detto che Barak Obama ci aiuterà.
Nessuno si vuole prendere le responsabilità di quello che è accaduto in Abruzzo, tutti parlano e nessuno che faccia un "mea culpa". 
Com'è che la gente aveva paura e dormiva fuori casa da giorni?
C'erano scosse da settembre, siamo ad aprile e sono passati in tutto 7 mesi, com'è che nessuno si è preso la briga di mettere in guardia queste persone? Spiegare loro che cosa sarebbe potuto accadere, prepararli psicologicamente, farli scegliere se salvarsi e andare via o difendere la propria casa restando e rischiando la vita.
Com'è che una studentessa di 23 anni si è salvata perchè, nella casa dello studente in cui dormiva, c'erano crepe sui muri grosse quanto una montagna, ha fatto le valigie e se n'è andata e gli altri no?
Sono rimasti e si sono scavati la tomba tra le mura della loro stanza da letto.
Si fidavano, semplicemente.
Di chi minimizzava, di chi diceva che erano sole piccole scosse.
E l'ospedale dell'Aquila che è crollato? Costruito appena nel 2002 (o giù di lì) con "materiali antisismici" e cemento armato che si è sbriciolato come fosse un biscotto.
Io sono quì comoda sul divano che scrivo il mio blog ma, anche se non c'entro nulla e sono lontana, io dei responsabili li vorrei.
Vorrei che qualcuno si dimettesse (Bertolaso per esempio che non ha mai saputo fare il suo lavoro). Vorrei che qualcuno riconoscesse di aver sbagliato.
Ma perchè non siamo mai capaci di farlo? Perchè?
Quando invece chiedere scusa è così virile, così umano!
Ecco, io mi scuso per tutte le volte che scappo di fronte ai miei doveri, alle piccole cose che potrei fare e non faccio per codardia.
Per tutte le volte che non mi sento all'altezza e mi muro dentro.
Per quando non ho aiutato qualcuno per paura, e non ho guardato dritto in faccia per inadeguatezza.
Chiedo scusa a me stessa per essermi disprezzata.
Ecco, trovo ora un concetto che cercavo da giorni, vorrei imparare a sentirmi utile, vorrei che qualcuno mi insegnasse a farlo.
Sento che la mia vita prende un senso solo così. Ma non so dove sbattere la testa.
A volte odio questo paese per la sua ipocrisia, le persone che lo governano non mi rappresentano e mi spaventa la loro superficialità.
Forse dovrei solo trovare un pò più senso in quello che faccio.....e lì ritorna il discorso di Obama: "abbiamo un senso solo se ci adoperiamo per gli altri"......devo imparare.
Voglio imparare.
  
 

giovedì 2 aprile 2009

Notizie da Politicandia

Premetto che sto scrivendo con la radio in sottofondo, una nuova radio tra l'altro nata proprio oggi sul web: I love radio.
Il programma trasmette musica rock quindi non so gli effetti che farà sulle mie dita e sulla mia psiche......."Smettetela di fare shopping durante le ore di lavoro donne, è un reato!".
Urla il ministro Brunetta.
Durante le ore di lavoro cosa? 
"Smettetela di fare la spesa, durante le ore di lavoro si lavora".
Ma lei, (non mi viene proprio di darle del "lei", troppo rispettoso) ma tu, ma come?!
Ma cosa caz** ne sai di cosa voglia dire lavorare crescendo dei figli e tenendosi un marito che non corra dietro alla prima sottana che svolazza?
Ma tu che uomo sei? Ops pardon, non sei un uomo sei in politico e troppo spesso purtroppo le due cose non vanno di pari passo.
Ma come si possono dire certe cose, con quella leggerezza ? Non avrei certo avuto il self control che ha avuto il ministro Carfagna io. 
L'avrei messo su un seggiolone e gli avrei urlato in faccia che ci sono fior fiori di lavoratrici nel nostro paese che per far quadrare tutto si fanno un cu** quadro ogni giorno che Dio manda in terra.
Che finito il lavoro corrono a fare la spesa, a prendere il bambino all'asilo poi a casa a cucinare per il marito che torna (nella migliore delle ipotesi), a volte tornano a casa e non c'è nessuno ad aspettarle.
E di donne così ne ho conosciute, donne che hanno cresciuto, in mezzo alle mille peripezie della vita, dei figli sa sole.
Ma lui, il piccolo, brillante umorista Brunetta....lui che ne sa della vita vera, quella vissuta nel mondo reale, che ne sa di come funziona quaggiù.....lui vive lassù su Politicandia!